Cari Amici e Sostenitori del Tibet,
la data del 10 Marzo 1959 segna un drammatico evento nella storia del Tibet.
Migliaia di tibetani si sono riuniti spontaneamente in rivolta contro il governo cinese a Lhasa dove sono stati brutalmente repressi con la forza militare e uccisi circa 80,0000 tibetani.
Da allora i tibetani in tutto il mondo ricordano quel tragico evento come la giornata dell'insurrezione nazionale tibetana.
Ancora oggi la stuazione in Tibet è gravissima, una lotta quotidiana dei tibetani nel tentativo di conservare la propria dignità sotto il pugno di ferro della repressione e della violenza senza fine.
Le notizie che giungono dalla nostri patria raccontano storie di distruzione, comprese la nostra lingua e il nostro ambiente, store di discriminazione e arresti arbitrari, di torture e condanne a morte senza processi.
Oggi, in Tibet, il numero dei prigionieri politici accertati ammonta a 1230.
Da febbraio 2009 in tibet si sono auto-immolati 126 tibetani di cui 106 sono morti.
Questa forma di protesta politica non ha precedenti nella storia del Tibet.
Tutti i tibetani in Tibet chiedono il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama e la libertà del popolo tibetano.
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